Matematica discreta
Terminologia
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Enunciato: indica un espressione linguistica che rappresenta proprietà di oggetti matematici per cui è possibile stabilire un valore di verità. Può essere di tipo:
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Semplice
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Composto: formato da più enunciati connessi da dei connettivi
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Esistenziali: cominciano con "Esiste" (e.g. "Esiste "), e viene dimostrato con un esempio (e.g. ""). Per dimostrare che è falso invece, va dimostrato per ogni valore di sul suo insieme di appartenenza.
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Universali: cominciano con "Per ogni" (e.g. "Per ogni è pari"), e viene dimostrato per tutti i valori di . Per dimostrare che è falso invece, basta un contro-esempio.
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Oggetti matematici: sono elementi come le funzioni, variabili, matrici, sequenze, etc.
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Valori di verità: il valore che può essere associato ad un enunciato, cioè vero o falso.
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Teorema: viene espresso attraverso un enunciato, ed è formato da una dimostrazione, cioè il processo che permette di ricavare il valore di verità.
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Lemma: è un teorema che serve per la dimostrazione di un teorema successivo più importante
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Proposizione: è un teorema di meno rilevanza utile per la dimostrazione di un teorema più importante
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Corollario: è un teorema a seguito di un altro, la cui dimostrazione è talmente immediata da poter essere solo accennata o omessa
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Esempi di problemi
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Enunciato: Per ogni (enunciato universale) è pari.
Dimostrazione:
Si osserva che un numero è pari se , mentre è dispari se (entrambi con ).
Si deve quindi dimostrare che avendo .
Casi:
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è pari, quindi , per cui .
Poniamo quindi , che rende .
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è dispari, quindi , per cui .
Poniamo quindi , che rende .
In entrambi i casi, , quindi è provato che sarà sempre pari.
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Enunciato: Per ogni , " è un numero primo" è falso.
Dimostrazione:
Si ha che:
Per cui, con il contro-esempio , il teorema è vero.
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Enunciato: Non esiste un numero primo massimo.
Dimostrazione:
Per assurdo, si assume che esista un numero primo massimo . Si consideri quindi come il numero successivo al prodotto tra tutti questi numeri fino ad .
Il valore sarà sempre maggiore di , quindi non è primo, di conseguenza deve essere divisibile per almeno uno dei numeri primi da a .
però non è divisibile per nessuno di questi numeri (contraddizione), perchè avrà sempre resto (nota il alla fine del prodotto).
Pertanto, il teorema è vero.